Palma il Vecchio (Iacopo Negretti, Serina (Bergamo), 1480 circa – Venezia 1528)

 

Madonna con il Bambino in trono e quattro santi
Tela, riportata da una tavola, 230×150 cm
Zerman, Chiesa parrocchiale di Sant’Elena
ora in deposito presso il Museo Diocesano di Treviso

La pala venne commissionata all’artista in occasione dei lavori di ricostruzione dell’edificio agli inizi del Cinquecento, non sappiamo se dal parroco o dai Da Riva, nobile famiglia veneziana proprietaria della vicina villa. L’opera, più volte restaurata e non in ottimo stato di conservazione, si colloca cronologicamente intorno al 1518-1520 e raffigura accanto alla Vergine col Bambino, da destra a sinistra, i santi, Elena, patrona della chiesa, Pietro, un santo evangelista (Matteo?) e Giovanni Battista. Ai piedi del trono un angelo musicante che riprende quello dipinto dal grande pittore tedesco Albrecht Dürer nella pala della Madonna del Rosario del 1506, già nella chiesa di San Bartolomeo a Venezia e ora alla Narodni Galerie di Praga. È la prima volta che l’artista di origine bergamasca si confronta con la sacra conversazione tipica della tradizione pittorica veneziana. Ne riprende molto strettamente l’impostazione compositiva, forse anche per volontà della committenza, riuscendo a conferire alla raffigurazione un senso di calma e solennità grazie a una certa imponenza delle figure tra le quali spicca quella della santa patrona. Dietro la Vergine è appeso il cosiddetto drappo d’onore su una ghirlanda d’alloro secondo il perduto prototipo belliniano della Basilica dei santi Giovanni e Paolo, dietro il quale si stende un sereno paesaggio che si profila nella calda luce dell’orizzonte.