L’artista
Francesco Rosa (Genova 1635 ca. – Venezia 1710) è attestato a Venezia già a partire dal 1663. Allievo di Giovan Battista Langetti, nelle opere più importanti lasciate in Veneto dimostra di appartenere al novero dei migliori fra gli artisti della corrente dei ‘tenebrosi’. Nel 1675 passa a Monaco di Baviera dove diventa qualche anno più tardi primo pittore alla corte di Massimiliano II Emanuele Wittelsbach. Sia a Venezia che a Monaco si trova dunque ad essere investito di commissioni di prestigio, fra le quali spicca l’enorme pala col Miracolo di sant’Antonio da Padova nella basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari. Tornato in Italia dopo un lungo soggiorno in vari paesi d’Europa, muore a Venezia nel 1710.
L’autore
Federico Giannini (Penne 1976) è storico dell’arte professionista ed è iscritto all’albo come consulente tecnico e perito al Tribunale di Roma. Già borsista alla Fondazione Roberto Longhi di Firenze e alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia, ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Storia dell’Arte presso l’Università “G. D’Annunzio” di Chieti. Con lo stesso ateneo collabora in modo continuativo alle attività didattiche relative alla cattedra di Storia dell’Arte Moderna. Fra le numerose pubblicazioni scientifiche, dedicate principalmente alla pittura del Settecento tra Bologna e Venezia, si segnalano i volumi inerenti le collezioni di dipinti e oggetti d’arte di Carlo De Benedetti. Con un progetto di ricerca sulla personalità di Francesco Rosa, ha vinto il premio di studio ‘Adriano Mariuz’, conferito dall’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. https://www.federicogiannini.it.